"Innanzi tutto la finestrella in foto non è esattamente la stessa da 
cui sono passato, ho invece utilizzato quella simile e simmetrica 
sullo stesso lato della fortificazione a 10mt di distanza, dove il 
cantiere non era certamente segnato in carta in quanto non esistente: 
le mura là infatti sono più conservate e non bombardate dal 
Napoleone. La finestra è in quella posizione dal Rinascimento, 
studiata dal Michelangelo dall'Alberti e suggerita dal Sangallo, 
dall'intelligentie tutte italiane di Francesco di Giorgio Martini e 
prima ancora dal Taccola come strategia di difesa delle cinte 
murarie; mette facilmente in comunicazione i due lati della 
fortificazione con un passaggio perfettamente conservato ed evidente: 
un tesoro di arte militare e della guerra.
Ho inteso quel passaggio -che non metteva in pericolo la mia 
incolumità- come una via non rilevata/disegnata dal cartografo ma 
esistente, come se nell'impianto viario urbano vi fosse una strada 
non rilevata, perché probabilmente non vista o dimenticata dal 
cartografo stesso. Quando faccio rilevare una mappa, infatti, obbligo 
i cartografi a ritrarre la realtà in maniera estremamente 
corrispondente, soprattutto se vi sono delle motivazioni culturali su 
monumenti come, in questo caso, le mura; se poi vi sono divieti o 
particolari richieste da parte di Enti/Amministrazioni o privati, 
provvedo a segnalare in carta con una "X" rossa il divieto stesso: 
questo per aumentare al massimo il concetto di equità delle 
condizioni gara e non indurre i concorrenti, che si esprimono  
nell'agonismo, ad interpretazioni chiamiamole spiacevoli. Sono poi 
per un Orienteering più spettacolarizzato, soprattutto per i 
concorrenti, i diretti interessati, ma questo è un altro paio di 
maniche che dovrebbe seguire una Federazione ora in evidente crisi 
tecnica."
Andrea Visioli